La normativa attualmente in vigore, regolamentata dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 9 dicembre 2014 e successive modifiche, applicabile nel periodo di programmazione 2014-2020, permette il finanziamento di:
- Programmi di sviluppo industriale, inclusi quelli concernenti la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli;
- Programmi di sviluppo per la salvaguardia ambientale;
- Programmi di sviluppo nel settore turistico che possono includere, per un massimo del 20% degli investimenti totali, programmi per lo sviluppo delle attività commerciali.
All'interno di questi programmi, il finanziamento può essere utilizzato anche per sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, nonché per infrastrutture, secondo i limiti stabiliti dalla normativa.
Il totale delle spese e dei costi ammissibili per le agevolazioni non può essere inferiore a 20 milioni di euro, oppure a 7,5 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Nei Contratti di Sviluppo, i beneficiari delle agevolazioni sono organizzati come segue:
- Il soggetto proponente, che è l'impresa responsabile della promozione del programma di sviluppo e garantisce la coerenza tecnica ed economica dello stesso.
- Le imprese aderenti, che possono essere altre aziende coinvolte nella realizzazione di progetti di investimento nell'ambito del programma di sviluppo.
Considerando l'ammontare totale delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni previste per l'intero programma di sviluppo, il programma presentato dal soggetto proponente deve includere spese ammissibili non inferiori a 10 milioni di euro per i programmi industriali e ambientali, non inferiori a 3 milioni di euro per quelli esclusivamente legati alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nonché non inferiori a 5 milioni di euro per i programmi turistici o 3 milioni di euro per quelli che riguardano le zone interne del Paese o il recupero e la riqualificazione di strutture dismesse.
Gli investimenti proposti dai soggetti aderenti, che includono anche programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, devono avere spese non inferiori a 1,5 milioni di euro.
Le agevolazioni sono offerte attraverso diverse modalità, che possono anche essere combinate:
- Finanziamenti agevolati, entro il limite del 75% delle spese considerate ammissibili.
- Contributi per interessi.
- Contributi per impianti.
- Contributi diretti alle spese.
L'entità delle agevolazioni, nel rispetto dei vincoli imposti dalle normative vigenti sugli aiuti di Stato, viene determinata in base al tipo di progetto, alla sua ubicazione e alle dimensioni dell'impresa. Tuttavia, l'importo e la forma dei contributi concessi vengono definiti durante le fasi di negoziazione.
Particolari criteri per la determinazione delle agevolazioni sono stabiliti, sempre nel rispetto delle normative comunitarie in vigore, per i programmi di sviluppo ambientale e per quelli che riguardano la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli. Per quest'ultimo settore, sono state fornite disposizioni specifiche tramite decreto del Ministro dello Sviluppo Economico datato 2 agosto 2017, valide fino al 31 dicembre 2022.
BANDO A NEGOZIAZIONE